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Hamas è frutto della vostra immaginazione

  • Immagine del redattore: Steve Salaita
    Steve Salaita
  • 25 nov 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 24 mar

Che cosa è Hamas? Non ne avete idea. 



Un gruppo di persone in controluce con delle armi in mano. 
Un gruppo di persone in controluce con delle armi in mano. 

Sì, è vero. Hamas è frutto della vostra immaginazione. 


Capisco che il vostro impulso sia quello di chiedere di bambini decapitati, di stupri di massa e di uomini barbuti che si nascondono tra le cime degli alberi, ma non servirà a nulla. 


Anche quelli sono frutto della vostra immaginazione. Ora, non vi biasimo necessariamente per questi sogni febbrili. Hamas è tutto ciò di cui sentite parlare dai sionisti e dai media aziendali (due gruppi senza alcuna differenza significativa). È ovvio che vi fissiate su Hamas. È questo il punto. La fissazione vi impedisce di pensare a tutto il resto. 


(“Tutto il resto” comprende il becero massacro di civili, il bombardamento di scuole e ospedali, l’arresto e l’uccisione di personale medico, la guerra chimica, la pulizia etnica, la retorica omicida, la fame forzata e la disumanizzazione sistematica. In breve, un genocidio). 


Non sono qui per spiegare cos’è Hamas o come opera. Posso dirvi che di fatto esiste, anche se è frutto della vostra immaginazione. Come è possibile? Perché Hamas è mitico e tangibile allo stesso tempo. È un’organizzazione reale con una struttura, uno scopo, un’ideologia e dei membri. È anche uno dei più grandi depistaggi dell’era moderna: un espediente retorico, un folletto, un’illusione. 


Come possiamo separare l'immagine dalla realtà? 


Farlo dall'esterno è quasi impossibile, in parte perché gli esterni sono inclini a fraintendere i gruppi di resistenza. Questo è particolarmente vero per la Palestina. Nel fornire la principale motivazione per la guerra di Israele contro la popolazione civile, Hamas è un cifrario e una simulazione perpetua. Le persone al di fuori della Palestina conoscono Hamas principalmente attraverso strati di discorsi aggiunti ai punti di vista israeliani. La liberazione della Palestina è raramente presente in questo processo. La società palestinese è completamente astratta. Membri della stampa e intellettuali del nucleo imperiale mediano il discorso secondo pregiudizi secolari sulle creature di colore del mondo islamico, partendo dal presupposto che Hamas esemplifica una peculiare e inconoscibile ferocia palestinese. 


Hamas è una delle formazioni più complesse degli ultimi decenni. Sappiamo che esiste grazie ai razzi che solcano il cielo notturno, ai soldati adornati con fasce verdi, alla distruzione teatrale dei carri armati Merkava. Ha una leadership, una struttura di comando, una scorta di armi, una schiera di soldati. Offre proposte politiche e documenti di sintesi; negozia con vari attori statali. Tuttavia, la comprensione popolare di Hamas deriva in gran parte dalla sua posizione apocrifa nell'immaginario coloniale. Il colono ha trasformato Hamas in una manifestazione della sua paranoia e della sua violenza. 


Così Hamas viene rimosso dalla storia e la storia stessa viene privata delle sue proprietà materiali. Questa forma di invenzione si adatta bene al pubblico occidentale, che è condizionato a considerare i movimenti anticoloniali del Sud globale come intrinsecamente insensati. L'Hamas inventato dai sionisti non è però ermetico. Ha generato uno slancio irresistibile che mette a nudo le illusioni e le ansie dell'oppressore. I sionisti sono terrorizzati sia da Hamas che dall'idea di Hamas. A loro volta, trasferiscono la responsabilità della loro barbarie sulla vittima. 


Israele fa esplodere una scuola? Hamas! 

Israele viene sorpreso a mentire? Hamas! 

Israele spazza via un'intera famiglia? Hamas! 

Israele uccide membri della stampa? Hamas! 

Israele assedia un'unità neonatale? Hamas! 

Studenti marciano contro il genocidio? Hamas! 

Un sionista scoreggia a tavola? Hamas! 


L'assurdo non si palesa mai di punto in bianco. Funziona solo in spazi di razzismo radicato. La demonizzazione di Hamas prende vita attraverso l'impressione demenziale che il pubblico ha delle persone palestinesi. Questo elemento di razzismo dà ai sionisti la licenza di esprimere sentimenti orrendi e genocidiari da una posizione presumibilmente difensiva. I coloni [settlers] possono mettere in atto fantasie di conquista e sfollamento alimentandosi di visioni di una civiltà superiore. 


I sionisti dicono di voler liberare il mondo da Hamas, ma sono ironicamente legati alla resistenza di Hamas. Quale altro pretesto potrebbe facilitare meglio la pulizia etnica condotta da Israele? Inoltre, i sionisti parlano di Hamas fino a farne un mito, entrando così in uno stato di quella che Baudrillard chiamava iper-realtà. Il mondo non avrebbe alcun senso per le persone israeliane se improvvisamente Hamas sparisse. Anche la loro stessa identità scomparirebbe. 

Hamas è ovunque nella psiche sionista. È una condizione non curabile. 


Eppure è il popolo palestinese su cui i sionisti trasferiscono questa ossessione. Tutte le persone palestinesi sono Hamas. Pertanto, nessuna persona palestinese ha il diritto di vivere. Questa sovrapposizione sminuisce le persone palestinesi e cancella la lunga e illustre storia della Palestina. Questo processo [di proiezione] concede inoltre ai sionisti un tipo di controllo retorico nella sfera pubblica: determinano la cultura del nativo, prescrivono (e proscrivono) i contorni della resistenza, giudicano l’opera di liberazione nazionale. Il popolo palestinese è intrappolato dall'immaginazione rozza ed egoista dell'oppressore. 


È con un senso di generosità non ironica, quindi, che i sionisti ci offrono la possibilità di entrare nell'umanità solo se condanniamo Hamas (si applicano ulteriori termini e condizioni). Lacondanna è un prerequisito per parlare, lavorare, educare, comportarsi educadamente, in altre parole, è un prerequisito per accedere a qualsiasi tipo di vita civile (che avverrà naturalmente sotto la loro supervisione). 


Il popolo palestinese indietreggia di fronte alla richiesta di condannare Hamas non per una particolare lealtà politica, ma perché riconosciamo la disparità di potere che i sionisti vogliono farci affermare. Riconosciamo che i sionisti non sono nella posizione morale di inquisire sulla violenza con altre persone. In ogni caso, non possiamo condannare Hamas perché non sappiamo cosa esattamente ci viene chiesto di ratificare o sconfessare. Non sappiamo nemmeno cosa significhi Hamas nel loro insidioso lessico. 


Sappiamo solo che ciò che i sionisti vogliono veramente è che condannassimo la nostra stessa esistenza. 

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